Dario Esposito
Il nuovo millennio è il Tempo Nuovo a cui andiamo incontro con speranza, attesa, timore ma anche con grande impegno.
Forse non è solo - caso - che proprio con il passaggio da un secolo all’altro ci siano nella nostra società dei mutamenti così radicali e tuttavia necessarii, che caricano questo evento di molteplici tensioni ed aspettative.
La cultura è l’anima di un popolo, e segna con i propri arricchimenti e le proprie varianti lo scandire del tempo.
Roma si trova, con la sua particolare e ricchissima identità storica, ad entrare nel nuovo millennio in una condizione ad un tempo privilegiata e difficilissima.
La sfida consiste nel far coincidere la ricchezza d’arte e cultura del passato con gli aneliti tutti ancora da definire, ancora in embrione, di ciò che potrà essere la cultura nel futuro, coniugata con la modernità e la tecnologia e le esigenze di un mondo sempre in formazione.
Il fascino in fondo è tutto qui, nell’immaginarsi come vivrà l’uomo nuovo, con quali segni, con quali forme e con quale poesia farà nascere la nuova¬vecchia arte.
La ricerca di tutto ciò è stato ed è uno dei compiti del Comune di Roma, attraverso il rilancio di attività culturali in una visione nuova e più adatta alle esigenze dell’uomo moderno, con la promozione di varie iniziative ed il sostegno di centri, di associazioni piccole o grandi che siano.
In questo discorso s’inserisce felicemente il vasto programma d’arte e di cultura dal titolo ”11 Tempo Nuovo” che ci accompagnerà fino al Giubileo e che s’inaugura con l’esposizione - ... nè il momento nè l’ora - di Giovenale, di cui le opere in questo catalogo.
Da parte nostra, che lavoriamo per Roma e crediamo nella cultura, va l’augurio all’artista, che con la sua fede e la sua arte rispecchia efficacemente il connubio delle due anime della città di Roma: quella spirituale e quella storico-artistica.
Presidente della commissione cultura del Comune di Roma
Dario Esposito